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IL BOSCO FLUVIALE DI FESTIVALETTERATURA

A Mantova sulle sponde del Po nasce un nuovo bosco composto da 1300 alberi per contribuire alla per la rinaturazione del grande fiume

Con una giornata festiva insieme ai volontari e amici di Festivaletteratura, il 9 aprile nasce sulle rive del Po un bosco con 1300 alberi e arbusti di 13 diverse specie, un’iniziativa che unisce la rinaturazione di un ecosistema fluviale e la parziale compensazione delle emissioni prodotte dalla manifestazione

Il bosco nascerà, in un’area demaniale in riva al Po nel comune mantovano di Dosolo, un nuovo bosco fluviale con 1300 nuove piante, appartenenti a tredici specie diverse. L’area, di circa un ettaro, accoglierà 975 nuovi alberi, tra pioppi bianchi e neri, querce, frassini, olmi e ontani, che andranno a costituire una formazione boschiva tipica della bassa pianura, e 325 arbusti, che grazie alle fioriture e alla produzione abbondante di bacche svolgeranno un ruolo utile per gli insetti impollinatori e la fauna selvatica.

Attraverso questo intervento di forestazione, Festivaletteratura vuole contribuire a ridurre la propria impronta energetica e, contemporaneamente, partecipare ai programmi per la rinaturazione del grande fiume. Il restauro di questo habitat fluviale, in assenza di un intervento attivo, avrebbe richiesto, per affermarsi naturalmente, tempi molto lunghi ed esiti incerti a causa delle alterazioni idrogeologiche ed ecologiche di cui soffre il fiume Po. Il bosco genererà diversi benefici ambientali, tra cui un progressivo assorbimento di CO2: in base ai dati scientifici attualmente disponibili, si stima che tra le 300 e 400 tonnellate di gas climalteranti verranno sequestrati dall’atmosfera e fissati nel legno e nel suolo.

I lavori di piantumazione sono stati realizzati dal Consorzio Forestale Legno-Ambiente, il cui vicepresidente Francesco Mattioli ha inoltre donato 200 piante di quercia per il nuovo bosco. Le altre piante provengono invece dai vivai regionali della Lombardia e del Veneto.

Da anni Festivaletteratura è impegnato nella riduzione della propria impronta ecologica. Questo percorso è iniziato nel 2011, con il progetto Consapevolezza Verde, che in questi 10 anni ha proposto all’interno del programma di ogni edizione incontri e iniziative su temi ambientali, coinvolgendo grandi protagonisti del dibattito sull’ecologia. maturata cosa la consapevolezza che anche il festival, come manifestazione culturale, debba fare la propria parte, in modo di armonizzare necessità organizzative e sostenibilità ambientale.

Gli incontri di approfondimento hanno così ispirato negli anni una serie di azioni concrete volte a diminuire l’impatto ecologico della manifestazione stessa. Nel 2021, e grazie all’esperienza maturata attraverso il progetto europeo C-Change, tutte queste azioni sono state per la prima volta messe a sistema in un vero e proprio piano di azione ambientale integrale, che agisce non solo sui contenuti del Festival, ma anche su numerosi aspetti logistici e organizzativi: dalle forniture energetiche, all’eliminazione delle plastiche monouso, alla limitazione degli sprechi di carta. Ora, con la creazione del bosco, Festivaletteratura aggiunge un nuovo tassello al suo piano d’azione: quello del restauro ecologico e della parziale compensazione delle emissioni.

L’impegno di Festivaletteratura non si esaurirà con la posa delle piante, ma prevede un piano pluriennale di gestione che possa garantire lo sviluppo equilibrato e armonico della nuova area boschiva e, eventualmente, il suo ampliamento. Il progetto del bosco di Festivaletteratura è sostenuto da Fondazione Cariverona attraverso il Bando FORMAT FORMazione AmbienTe 2021.

Maggiori informazioni sul sito del Festivaletteratura.

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