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Panta Rei

Panta Rei è il progetto di Fondazione Cariverona dedicato all’acqua, con un intero anno di programmazione a partire dalla propria collezione d’arte. 

Panta Rei declina il tema dell’acqua in due ambiti principali: quello universale, per un’analisi ad ampio raggio delle dinamiche legate alla crisi idrica anche in senso sociale e geopolitico (con Tomorrows – A Land of Water); quello territoriale, con una riflessione sul rapporto tra Verona e il suo fiume e in generale sulle acque urbane nel passaggio da un rapporto simbiotico a un rapporto oppositivo attraverso azioni come la mostra omonima, una residenza d’artista e un vasto programma pubblico che include un progetto di mediazione culturale, laboratori per scuole e famiglie, un convegno, tavole rotonde, concerti e una rassegna cinematografica.

Panta Rei – mostra


Panta Rei
Un progetto di Fondazione Cariverona con ArtVerona, Contemporanea – Università di Verona e Urbs Picta in collaborazione con Accademia di Belle Arti statale di Verona, Conservatorio Di Musica E.F. Dall’Abaco, DiplomArt – Bridge Film Festival

21 settembre 2024 – 30 agosto 2025
Fondazione Cariverona, via A. Forti 3A, Verona

Inaugurazione venerdì 20 settembre 2024, ore 18.00

Concerto per l’acqua – venerdì 20 settembre (orario in definizione)
a cura di Conservatorio Di Musica E.F. Dall’Abaco

Orari di apertura della mostra:

weekend 21-22 settembre, 28-29 settembre, 5-6 ottobre, 12-13 ottobre, 19-20 ottobre
dalle 10 alle 17

dal 23 settembre 2024 al 30 agosto 2025 da lunedì a venenerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17.30, solo su prenotazione per gruppi e scuole (scrivere email a [email protected])

Ingresso gratuito

Per celebrare il ritorno della Donna che nuota sott’acqua di Arturo Martini, lo spazio attualmente conosciuto come “Sala Basaldella” nel cortile della sede di Fondazione Cariverona, si trasforma in “Sala Martini” con l’intento di accogliere e valorizzare la scultura in marmo di carrara che l’artista realizzò tra il 1941 – 1942 e che rappresenta uno dei pezzi di maggiore pregio della collezione della Fondazione.

La scultura diventa il perno, fisico e concettuale, di un progetto che rilegge non solo la sala ma l’intero allestimento degli spazi in cui comunemente la Fondazione incontra il pubblico: oltre alla Sala Martini, la Sala Polifunzionale al piano terra e la Sala del Consiglio al primo piano. Il progetto di riallestimento degli spazi della Fondazione raccoglie il testimone della mostra uscente, Al Femminile, laddove la scultura si presta per un nuovo ragionamento sul ruolo e la lettura della figura femminile nella ricerca artistica contemporanea, ma riapre anche l’orizzonte di riflessione su altri temi trattati attraverso le progettualità legate alla collezione.

L’acqua in cui nuota la donna di Martini diventa elemento di analisi territoriale e universale incontrando tematiche che vanno dalla trasformazione urbanistica (e insieme sociale e culturale) della città di Verona nella storia (in linea con progetti precedenti come Luoghi Comuni) alla valutazione del ruolo e dell’importanza delle acque nel dibattito sulla crisi ambientale attuale (con TOMORROWS – A Land of Water, seconda edizione del progetto pluriennale TOMORROWS).

L’allestimento pensato per Panta Rei propone una selezione di opere della collezione di Fondazione Cariverona che, dai primi del Settecento alla metà del Novecento, raccontano le trasformazioni della città intorno alla sua arteria fluviale, l’Adige: dai primi insediamenti in epoca preromana allo sfruttamento del fiume come via d’acqua, dall’innalzamento degli argini alle attuali problematiche, la storia di Verona è profondamente intrecciata a quella del fiume.

Le trasformazioni urbanistiche avvenute nella storia non raccontano solo un cambiamento nella struttura della città ma anche il mutare di attività, professioni e identità nei quartieri attraversati dall’Adige e di conseguenza un’evoluzione della città nel suo complesso. L’arte ha registrato questi cambiamenti e la collezione di Fondazione Cariverona, che ha saputo prestare particolare attenzione alla produzione artistica locale o variamente legata alla città, può ora presentarsi come testimone e documento di questa trasformazione.

Date: weekend 21-22 settembre, 28-29 settembre, 5-6 ottobre, 12-13 ottobre, 19-20 ottobre
Orari: ore 11.00 e ore 15.00
Durata: 1 ora

Le visite guidate gratuite alla mostra Panta Rei portano il pubblico alla scoperta di una selezione di opere della collezione di Fondazione Cariverona che, dai primi del Settecento alla metà del Novecento, racconta le trasformazioni sociali, urbanistiche ed economiche della città intorno al fiume Adige. Per l’occasione, oltre alla Sala Polifunzionale, si visita lo spazio conosciuto come “Sala Basaldella” trasformato in “Sala Martini”, per accogliere e valorizzare uno dei pezzi di maggiore pregio della collezione: la scultura in marmo di Carrara Donna che nuota sott’acqua, realizzata da Arturo Martini tra il 1941 e il 1942.

Ingresso gratuito

Panta Reiprogramma pubblico

/// Cinema ambientale 

Gli stati dell’acqua
Rassegna cinematografica a cura di Diplomart – Bridge Film Festival

26, 27, 28, 29 settembre 2024
Fondazione Cariverona, via A. Forti 3A, Verona

Ingresso gratuito con prenotazione Eventbrite**
** La prenotazione Eventbrite costituisce titolo preferenziale e posto a sedere fino a 15 min. dall’inizio della proiezione. Oltre questo orario l’ingresso è libero fino a esaurimento posti.
In caso di mal tempo la rassegna avrà luogo presso l’Ex chiesa di San Pietro in Monastero (via Garibaldi 3 – Verona) con gli stessi orari e non sarà possibile usufruire della visita guidata in mostra.

“Non è possibile entrare due volte nello stesso fiume”, scriveva Eraclito, raccontando la sua idea del divenire, il principio dell’intera realtà, attraverso un esempio fatto d’acqua. Cosa più di un fiume, infatti, con le sue anse, le sue correnti, le sue rapide, il suo accelerare e rallentare, la sua capacità di attraversare terre lontane e diverse, correndo dalle montagne al mare, esprime in modo più chiaro l’idea del divenire?

La rassegna cinematografica Gli stati dell’acqua vuole riflettere sulla mutevolezza dell’acqua, su un fenomeno che è non solo poetico, ma in primo luogo ambientale. Normalmente, consideriamo l’acqua nello stato che ci è più familiare, quello liquido. Eppure parlare di acqua oggi, e dell’acqua di domani, significa parlare di tutti gli stati dell’acqua. Parlare di ghiaccio e dei ghiacciai che si sciolgono, o di vapore, quello delle foreste tropicali carico di vita e biodiversità. Significa anche riflettere sul “punto triplo”, in cui i tre stati coesistono, per cercare di capire come la società sia in continua metamorfosi sotto la spinta di agenti esterni.

L’acqua qui è immagine del divenire, e indissolubilmente intrecciata alla vita.

  • Giovedì 26 settembre
    “Salmo”
    di P. Pajot (Francia, 2023, 8’)
    seguito da “Il pianeta azzurro” di F. Piavoli (Italia, 1982, 88’)
    Dopo l’avventuroso viaggio del corto d’animazione Salmo dal torrente natìo ai confini dell’Artico, il film Il pianeta azzurro illumina lo stato liquido dell’acqua con la sua poesia. La natura è un ciclo continuo, dove i torrenti, la brina, la pioggia si incontrano con la terra e la vita della campagna, con le speranze, gli amori e i dolori dell’uomo in una sinfonia visiva contemplativa e profonda. Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1982, Il pianeta azzurro di Franco Piavoli è stato premiato a Nyon, a Poitiers e ai Nastri d’argento.Apertura cancelli e visita guidata gratuita in mostra: h 19.30
    Incontro con il regista F. Piavoli: h 20.30
    Inizio proiezione: h. 21.00
    Ingresso gratuito con prenotazione su Eventbrite**
  • Venerdì 27 settembre
    “Into the Ice”
    di L. Ostenfeld (Danimarca, 2022, 86’)
    Il ghiaccio, e lo scioglimento dei ghiacciai, rischiano di rappresentare l’acqua di domani a causa del continuo surriscaldamento globale. Lo spiega con grande bellezza il documentario Into the Ice di Lars Ostenfeld, presentato in anteprima a Vision du Réel nel 2022. Tre ricercatori si recano in Groenlandia per esaminare il fenomeno e scoprono non solo una natura da studiare, ma un mondo in cui immergersi. Il ghiaccio, lungi dall’essere solo l’altra forma di un elemento liquido, è un luogo fervido, carico di fascino e di vita.Apertura cancelli e visita guidata gratuita in mostra: h 19.30
    Incontro con il professore ordinario di Fisica dell’Atmosfera presso l’Università di Trento, Dino Zardi (modera Niccolò Ragno): h 20:30
    Inizio proiezione: h. 21.00
    Ingresso gratuito con prenotazione su Eventbrite**
  • Sabato 28 settembre
    “White Plastic Sky” di Sarolta Szabò e Tibor Bánóczki (Hungary / Slovakia, 2023, 111’)
    Lo stato gassoso, poco ricordato dai filosofi o dal cinema, ma altrettanto fondamentale per la vita,  diventa oggetto di riflessione nel lungometraggio di animazione White Plastic Sky di Sarolta Szabó e Tibor Bánóczki, presentato alla Berlinale nel 2023. Il mondo dei due registi è una visione distopica del futuro, in cui la natura è una vasta distesa di sabbia arida, mentre piante e ossigeno sono conservati in minima parte grazie al sacrificio della società e porterà a un viaggio attraverso una terra impossibile da riconoscere.Apertura cancelli e visita guidata gratuita in mostra: h 19.30
    Inizio proiezione: h. 21.00
    Ingresso gratuito con prenotazione su Eventbrite**
  • Domenica 29 settembre
    “Afrìn nel mondo sommerso”
    di A. Rallins (Grecia, Francia e Germania, 2023, 92’)
    L’acqua ha il suo cosiddetto “punto triplo”, una condizione di temperatura e pressione in cui i tre stati coesistono. Come l’acqua può evaporare, ghiacciare e sciogliersi contemporaneamente, così l’umanità è in continua metamorfosi dentro se stessa, e sotto la pressione di agenti esterni vive colossali migrazioni. L’acqua è fonte di vita, ma oggi più che mai racconta storie drammatiche: può diventare il confine arduo da superare o il nemico vero e proprio. Afrin nel mondo sommerso narra le vicende di una ragazzina costretta a fuggire dal suo villaggio lungo in Bangladesh a causa delle continue inondazioni. Il docufilm di Angelos Rallis ha commosso il Festival dei Popoli di Firenze e il Giffoni Film Festival, dove ha vinto il premio come miglior documentario.Apertura cancelli e visita guidata gratuita in mostra: h 19.30
    Performance “Flux” di Giacomo Ceschi: h 20.30
    Descrizione: “Flux” è una performance che esplora il concetto di trasformazione e l’inevitabile processo di cambiamento attraverso la materia e il suono. Al centro della scena, una teca di vetro riempita d’acqua custodisce una scultura di argilla, ricavata dal fiume Adige. Nel corso della performance, la scultura inizia lentamente a disgregarsi, dissolvendosi gradualmente nell’acqua. Questo processo di distruzione è amplificato e reso udibile attraverso un microfono idrofono immerso nell’acqua, che cattura i suoni sottili del cambiamento: il crepitio della scultura che si sgretola, il gorgoglio dell’argilla che si dissolve, il silenzio che ne segue.
    Lo spettatore è invitato a immergersi in un’esperienza sensoriale unica, dove il “flusso” della trasformazione diventa tangibile non solo attraverso la vista, ma soprattutto attraverso il suono. “Flux” diventa così una meditazione sulla natura effimera della materia, sulla fragilità delle forme e sulla continua evoluzione che caratterizza tutte le cose, visibili e invisibili.Inizio proiezione: h. 21.00
    Ingresso gratuito con prenotazione su Eventbrite**

** La prenotazione eventbrite costituisce titolo preferenziale e posto a sedere fino a 15 min. dall’inizio della proiezione. Oltre questo orario l’ingresso è libero fino a esaurimento posti 

In caso di mal tempo la rassegna avrà luogo presso l’Ex chiesa di San Pietro in Monastero (via Garibaldi 3 – Verona) con gli stessi orari e non sarà possibile usufruire della visita guidata in mostra

/// Residenza d’artista

Udatinos. Sensibili all’acqua
Residenza d’artista con Oriana Persico e installazione collaborativa

Il progetto Udatinos. Sensibili all’acqua è parte del programma pubblico del progetto Panta Rei e si articola come residenza d’artista e installazione collaborativa che si sviluppa nell’arco di un anno, da settembre 2024 a ottobre 2025.

L’intento del progetto è quello di replicare lo stesso modello di pratiche realizzate in una prima esperienza a Palermo anche nella città di Verona, sulla scorta di un progetto di rete nazionale delle città fluviali. Il progetto ha l’obiettivo di creare un lavoro collettivo che si incentra sull’ecologia del fiume Adige, attraverso lo sviluppo di tecnologia e sensoristica con l’obiettivo di monitorare e generare dati sulla salute fluviale.

Che cos’è Udatinos? Una piantina artificiale alimentata dai dati, che comunica agli esseri umani il benessere dell’acqua generando suoni e luce. Udatinos è una tecnologia fragile che vive di relazioni, stabilendo con l’ambiente e gli attori del suo ecosistema un nuovo patto sociale basato sulla Cura.

Ad alimentarla sono i “Custodi dell’Acqua”: gli esseri umani che, muniti di sensori e conoscenza, si recano sulle sponde di fiumi, mari, laghi, ghiacciai per generare i dati necessari alla sua sopravvivenza.

  1. Giornata della didattica: presentazione alle scuole del progetto di PCTO
  2. Webinar – Custodi a Palermo
  3. Workshop – Piantumazione
  4. Workshop – Preparazione alla data-generation
  5. Data-generation
  6. Germinazione – Fase finale
  7. Raccolta – Presentazione dell’opera

/// PCTO con le scuole

Programma PCTO: Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento

Il percorso di PCTO, della durata di 25 ore sviluppato tra novembre 2024 e dicembre 2025, è un progetto di formazione a cura di Urbs Picta inserito nel programma pubblico del progetto Panta Rei di Fondazione Cariverona e in particolare all’interno della residenza d’artista e installazione collaborativa Udatinos. Sensibili all’acqua.

Porta i/le partecipanti delle scuole secondarie di secondo grado ad essere formati sulle modalità di comunicazione e mediazione dell’arte contemporanea, in particolare, tramite la partecipazione alla creazione collaborativa di un’installazione a tematica ambientale legata all’ecologia del fiume Adige con l’artista Oriana Persico e nella conduzione di attività laboratoriali intorno all’opera e al fiume Adige con il team educativo di Urbs Picta, il centro di ricerca HER e i diversi partner di progetto.

I/le partecipanti acquisiranno competenze nell’uso e nella creazione di opere tecnologiche, uso di sensoristica avanzata, gestione e comprensione dei dati e delle conoscenze per analizzare fenomeni complessi come la qualità dell’acqua del fiume e la sua cura, lavorando a cavallo fra l’arte, la scienza e l’innovazione tecnologica.

Al termine del percorso di formazione, gli studenti e le studentesse saranno chiamati a gestire il processo di generazione dei dati e proporre visite e laboratori rivolti al pubblico delle famiglie sull’opera Udatinos, sull’ecologia e sulla cura del fiume Adige, creando un ponte con la prima esperienza di custodia del fiume già sviluppata a Palermo presso l’Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva.

1 – INCONTRO DI FORMAZIONE ONLINE (2 ore) – novembre 2024

Webinar – Custodi a Palermo: webinar di preparazione preliminare al progetto educativo

Obiettivi:

  • presentazione dell’esperienza di Palermo: incontro con il Museo e i Custodi;
  • scambio di pratiche e di esperienze;
  • connessione Verona/Palermo: reti di solidarietà intorno ai fiumi;
  • proposta di studio delle piante iconiche del territorio di Verona.

 

2 – INCONTRO DI FORMAZIONE (4 ore) – dicembre 2024

Workshop – Piantumazione con l’artista Oriana Persico, il team di Urbs Picta e i partner di progetto

Obiettivi:

  • scelta collaborativa della pianta (studio della botanica fluviale);
  • come e perché i dati ci possono rendere sensibili;
  • diventare Custodi – i dati, le tecnologie
  • selezione della pianta-icona;
  • creazione del gruppo di lavoro.

 

3 – INCONTRO DI FORMAZIONE (4 ore) – marzo 2025

Workshop – Preparazione alla data-generation

Obiettivi:

  • test dei sensori;
  • prima generazione collettiva di dati;
  • trasferimento delle conoscenze (concettuali e tecnologiche) agli studenti;
  • mapping: dove generare i dati;
  • organizzazione delle escursioni in collaborazione con i partner.

 

4 – INCONTRO DI FORMAZIONE (4 ore) – marzo 2025

Workshop – Preparazione dei laboratori per la famiglie

Obiettivi:

  • metodi di mediazione e comunicazione culturale;
  • preparazione del percorso dei laboratori.

 

5 – INCONTRO DI FORMAZIONE (5 ore) – marzo 2025

Workshop – Prove di laboratorio

Obiettivi:

  • metodi di mediazione e comunicazione culturale;
  • sperimentazione del percorso dei laboratori.

 

6 – LABORATORI CON LE FAMIGLIE (6 ore)

  • aprile 2025: 1 laboratorio per famiglie (2 ore)
  • maggio 2025 : 1 laboratorio per famiglie (2 ore)
  • giugno 2025 : 1 laboratorio per famiglie (2 ore)

Data-generation: attività educative che prevedono la restituzione del lavoro fatto da parte dei Custodi dell’Acqua al pubblico delle famiglie.

/// Laboratori per famiglie 

29 settembre – 20 e 27 ottobre

Laboratori gratuiti con prenotazione Eventbrite.

C’era una volta una goccia…
Domenica 29 settembre ore 15-16.30
Fondazione Cariverona, via Achille Forti 3A
Laboratorio per famiglie (3-10 anni) – Max 20 partecipanti

Laboratorio gratuito con prenotazione Eventbrite.
Il biglietto si intende per ciascun bambino
(i genitori non necessitano di effettuare la prenotazione).

Descrizione
Da dove nasce l’acqua? Di cosa è fatta? Quali sono le sue proprietà? Perché è importante per gli esseri viventi? Il laboratorio, dopo una breve visita dialogata alla mostra Panta Rei, propone esperimenti artistici con questo elemento. L’acqua diventa il mezzo per la sperimentazione di particolari tecniche pittoriche ed espressive: spruzziamo, coliamo e coloriamo nuovi paesaggi della nostra città.


 

Che cos’è un fiume?
Domenica 20 ottobre, ore 15-16.30
Fondazione Cariverona, via Achille Forti 3A
Laboratorio per famiglie (6-12 anni) – Max 20 partecipanti

Laboratorio gratuito con prenotazione Eventbrite.
Il biglietto si intende per ciascun bambino
(i genitori non necessitano di effettuare la prenotazione).

Descrizione
Il laboratorio è una scoperta del fiume Adige e della città di Verona attraverso le rappresentazioni degli artisti della mostra Panta Rei. Osserviamo insieme le opere, scopriamo la collezione in maniera giocosa e lavoriamo con l’immaginazione e gli elementi naturali, per creare un ambiente fluviale in miniatura ricco di biodiversità, dove abita la misteriosa scultura della Donna che nuota sott’acqua.

Per maggiori informazioni scrivere a [email protected] o chiamare Valeria Marchi (3490713192)


 

Save Water Save Life
Domenica 27 ottobre, ore 16.00-17.00
Castel San Pietro
Laboratorio per famiglie (6-12 anni) – max 20 partecipanti

Laboratorio gratuito con prenotazione Eventbrite.
Il biglietto si intende per ciascun bambino
(i genitori non necessitano di effettuare la prenotazione).

Descrizione
L’esplorazione guidata e dialogata della mostra Tomorrows – A Land of Water avvicina il giovane e giovanissimo pubblico ai linguaggi dell’arte contemporanea e, in particolare, dell’immagine in movimento. La visita, attraverso esercizi di pensiero e di disegno, porta a ragionare sulla crisi ambientale attuale e sulla risorsa dell’acqua, considerare la nostra responsabilità per creare un futuro sostenibile per la vita sulla Terra.

TOMORROWS – A Land of Water

A cura di Jessica Bianchera e Marta Ferretti

Artisti: DAVRA Collective (Saodat Ismailova, Madina Joldybek, Zumrad Mirzalieva), Lina Dib, Elena Mazzi, Alberta Whittle

Un progetto di Fondazione Cariverona con ArtVerona, Contemporanea – Università di Verona e Urbs Picta, in collaborazione con Accademia di Belle Arti statale di Verona, AGIVERONA, Careof, Path Festival e la media partnership di exibart

12 ottobre – 10 novembre 2024
Castel San Pietro, Piazzale Castel San Pietro, Verona

Orari di apertura della mostra:
da martedì a venerdì, ore 10-13 e 15-18 | sabato e domenica, ore 10-18

Ingresso libero – Incontri gratuiti in mostra per il pubblico il sabato e la domenica alle ore 10.00, 12.00, 14.00 e 16.00 durante ArtVerona 2024, mentre nei weekend successivi alle ore 10.00, 14.00 e 16.00

Ingresso gratuito

Inaugurazione venerdì 11 ottobre 2024, ore 21.30
dalle ore 20.00 alle 21.30 riservato VIP programme ArtVerona
dalle ore 21.30 opening pubblico live performance e dj-set a cura di Path Festival
Castel San Pietro, Piazzale Castel San Pietro, Verona

La mostra inaugura in occasione di ArtVerona e fa parte del programma Art&TheCity, il programma di eventi collaterali di ArtVerona nato da una consolidata collaborazione con le principali istituzioni del territorio, tra cui i Musei Civici, Fondazione Cariverona, l’Università di Verona, l’Accademia di Belle Arti, il Teatro Stabile di Verona, EARTH Foundation, Palazzo Maffei, per offrire ai visitatori della rinomata fiera scaligera un programma che tocca le diverse discipline dell’arte da quella visiva alla musica, al teatro.

Sito di riferimento: www.tomorrowsproject.org

La seconda edizione del progetto Tomorrows, promosso dalla Fondazione Cariverona, prosegue la riflessione sulle pressanti problematiche ambientali, confermando un impegno di ricerca e divulgazione sulla crisi climatica in atto. In questo contesto, l’acqua emerge come elemento centrale e cruciale, sia nella sua fisicità sia nei suoi significati simbolici.

Da sempre emblema di vita e trasformazione, forza generatrice e ineluttabile, l’acqua assume ora un ruolo più complesso e urgente, poiché la scarsità di risorse idriche diventa un tassello fondamentale negli equilibri geopolitici e nelle emergenze sociali.

La mostra Tomorrows – A Land of Water presenta il lavoro di un gruppo di artiste che, attraverso il video e l’immagine in movimento – ma non solo – esplora quattro casi emblematici nelle dinamiche tra la specie umana e l’ambiente, con particolare attenzione all’acqua.

Dall’Asia Centrale di DAVRA Collective (Saodat Ismailova, Madina Joldybek, Zumrad Mirzalieva), al Golfo del Messico con Nina Dib, dai ghiacci artici di Elena Mazzi, al Mar dei Caraibi con Alberta Whittle, le complessità della crisi climatica intrecciano la storia passata, presente e futura della vita sul nostro pianeta sottolineando l’urgenza di un cambiamento e di una maggiore consapevolezza collettiva, invitando a riflettere sul rapporto della nostra specie con l’ambiente e a riconsiderare le dinamiche storiche e culturali che ci hanno condotti in questa situazione.

Visite guidate gratuite a partenza fissa

Date: weekend di apertura della mostra
Orari: ore 10.00 – ore 14.00 – 16.00 (il 12 e 13 ottobre anche alle ore 12.00)
Durata: 1 ora

Le visite guidate gratuite alla mostra Tomorrows. A Land of Water portano il pubblico a riflettere non solo sul fascino e l’importanza dell’acqua, ma anche sulle sfide e le minacce che essa affronta. Questa seconda edizione del progetto TOMORROWS porta avanti la riflessione sulle attuali problematiche ambientali confermando l’impegno di ricerca e divulgazione sulla crisi climatica in atto.

Le opere, allestite nella suggestiva sede di Castel San Pietro, si propongono come mezzo per rileggere il passato, analizzare il presente, esplorare scenari futuri, invitandoci a considerare la nostra responsabilità nell’affrontare la crisi ambientale e nel garantire un equilibrio sostenibile per la vita sulla Terra.

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